quanti denti babe
tutti sfavillanti al chiarore dei cieli nuovi che ogni giorno mi porti a scoprire
punteggiati di stelle che nemmeno gli astrofisici riconoscono.
ho tenuto in caldo anche la zuppa di cannella che so darti tanto vigore nei momenti di stanca che per altro non hai.
la mia violenza la riconoscerai dai versi che riusciranno a scaturire da ogni pensiro mancato
e sarà di nuovo festa sulle lune di plutone
incostantemente
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