Più che sfrennesiare, tu hai una bella fantasia e questa mi è piaciuta.
Sei brava e (se mi permetti un consiglio a tuo favore) se rivedi un pò la scrittura in vernacolo napoletano, sarai perfetta.
Ciao, helan
ps. non te la prendere a male per quello che ti ho detto veramente spassionatamente e col cuore, perchè è un peccato,...... le tue poesie potrebbero brillare.
cara helan ho perso la linea mentre ti scrivevo.
ti ripeto come dicevo prima,io non son napoletana, ma bensì sono "casertana"scrivo sul diario ciò
che mi passa per la mente in quel momento per
scaricare psicologicamente la pschiche.
per cui credo a mio avviso che va scritto così.
comunque grazie del commento favorevole.
siamo amici delle poesia, la csa per me più bella
che ci sia.salutoni mary giò
caro bye mantor, vedi non è facile scrivere in dialetto, ma mi vengono così spontanee,
grazie della lettura. a risentirci mary giò
ma chi se ne frega se fai errori nel dialettere l'importante è il senso!continua così evitando ogni tanto,ma solo ogni tanto qualche errore,tanto siamo solo noi napoletani che ce ne accorgiamo.Walter
vedi walter io non credo ci siano errori, forse solo
di punteggiature,non è facile anche se il casertano
è meno complicato del napoletano.
come dici tu quello che vale è il senso.
e mi pare che questo arriva alle grandi menti.
scrittori di poesie fantascientifiche.
va "bbuò! mè songo gistificata ok! marì ti saluta.
è duopo coinvolgere ella,nella diatriba della giusticata e coinvolgente difesa dello dialetto partenopeo,dove sopra metafisiche trascendentali satelliti di gas neurovegetativi con qualche giliegina sotto spirito.....ma che cavolo sto a dì?bhoooo?vedi che è meglio ....mo c'a ce st'o mare.....viva i romaletani. scusa sai è il caldo walter
quando scrivi parole cosi impegnative mi fai soggezione,ti preferisco nel tuo dialetto,
ti sento più vicino al mio modo di essere,
che è di una semplicità estrema.
ciaooooo marì
scusa è...ma in quello che ho scritto ci hai capito qualcosa?io no!walter
improvvisata a stu mumento
o tramonto abbicciat'ò "cielo e mille culure
è o sole che fà o bagno tuttè "ssere!
o mare se veste d'argiente all'intrasatte
ò frisco se respira "ncopp'à terrazza.
chest'è a veduta dò balcone mio,
a musica accumpagna stà malia.
io ca sò felice a stu mumento
voglio fa felice a chi me sente!!!
te la dedico, ciao marì.