PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/07/2009
Renditi pure una tigre
e immolala allo Juggernaut
e avrai zibellino
Valentino per non essere out
ma in.

Se invece sai la difficoltà del ricamo
con le parole che ti parlano
non puoi sperare cucendole a caso
di fare di Arlecchino un sarto
o sei solo un pazzo.

Lo sai che quando sfilano sulla lingua
carine carine
la celebrità ritratta
-se non è svogliata-
indossa il Wonderbra di mamma?

Facciamo un esempio prelogico: l’aria. Peso
e grandezza innata. Schiena piegata
e gravità che schiaccia. Si è mai curvata
a carezzarti nel pisolino, sfregata sull’eterno
macho o sul femminino nella tammurriata a Nutopia?

E l’hai vista tarantolata
sbavare, urlare, sanare
un intero popolo ?
Io no. Non la trovo
buona medicina

o placebo. Ci restano poche parole.
Stanno corte a Dio e al microbo.
Utili forse al reprobo mattutino per canticchiare l’introito
alla messinscena.
Un bel dì vedremo se scema o saggia.
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Jul

Mi piace la chiusa ma anche l'attualità del tuo poetare.
Ciao,
Jul

il 25/07/2009 alle 11:08

ha troppo *significato* per essere davvero eccellente IMHO (come dice uno dei miei Maestri, la vera poesia non deve voler dire un c a z z o), però a parte questo dettaglio mi piace. denota picchi d'encefalogramma poetico sopra il livello medio del sito.

il 26/07/2009 alle 17:30