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Pubblicata il 13/07/2009
Calma di luna nella notte stellata busserà al balcone:
-gli aprirà una fata?-

non so
perchè tanto mi ci cascano gli occhi lì accanto quando il dolore
è una lama uncinata e attraversa il fianco
mentre si fa paranoico il bisbiglio sminuzzato in pianto
trascritto sulle labbra del tempo: umido

i tuoi abissi obliosi risalgo dove scivolai cadendo in rivoli astratti,
ci si spengono le stelle senza neanche una virgola di sussulto
a ingoiarsi quelle parole indossate a pariglia:
calze autoreggenti a lutto tirate su di nascosto.
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quel dolore che fa ingoiare le parole che vanno a rivestire la tristezza come quelle calze che rivestono una femminilità offesa...
ciao fata
lilli

il 13/07/2009 alle 09:24

Splendida esposizione, in poetica ricca e suggestiva e in stile assai creativo. Affascinante, Milady.
max

il 13/07/2009 alle 16:14

mi era saltato il collegamento ieri notte, ma volevo lasciarti un pensiero su questa originale e davvero pregevole poesia

il 18/07/2009 alle 10:22

buon fine settimana, se mi leggi, contatta la Patrizia
ciao

il 18/07/2009 alle 10:23

ancora tu, chica! con unosplendido commento! la tua attenzione mi onora

il 02/08/2009 alle 22:14

beh, a volte certe penitenze si fanno anche volentieri...he he he, ma non perché siano a lutto...
grazie del tuo passaggio
ti sorrido

il 02/08/2009 alle 22:16

grazie Max...mi spiace che i miei impegni non mi concedano di passare più tempo con voi, ma appena posso ti leggo, amirandoti, come sempre
notte felice

il 02/08/2009 alle 22:20

è il primo tuo commento che leggo, ora vedo da dove hai cominciato..
:-)

il 02/08/2009 alle 22:21

hahahah...certo che da 18 luglio...arrivo in tempo, veh!

il 02/08/2009 alle 22:22