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Pubblicata il 10/07/2009
Come puoi credere che gli zombies
abbiano lombi, che si generino
spontaneamente suggendo sangue
vergine e da fluidi incorporei
diano vita a noi, sopravvissuti a corsi
e ricorsi, a bombardamenti cosmici,
a baffetti e baffoni, a singolari
veri e immaginari
collettivi ? Davvero pensi che siamo
privi di difese, di orgogli
di resistergli o interrogativi
seri, ad esempio dov’eri quando io c’ero o perché
non ero con te al momento
in cui nascevano le nostre care
creature e soffrivo e ti cedevo il diritto
a essere Madre per un ruolo
gregario, il Padre, un piatto
di lenticchie, una minestra
scaldata ? Ci pensi a come sarebbe
la nostra vita non improntata agli orologi
senza la luce elettrica, la cella
frigorifera, lo schiaccianoci, il trita-
tutto ? Non soffriremmo il lutto
dopo l’apocalisse, niente zinnie
e broli ai balconi. Ce ne staremmo
buoni buoni a interpretare i lampi
e i tuoni,la pioggerellina, i voli
sinistri, le direzioni
bustrofediche. Insomma
ci inventeremmo qualcosa che ci distragga
dalla monotonia esagerata.
Forse faremmo una passeggiata
e saluteremmo Rousseau sulla via
del ritorno e lui ci risponderebbe “Buongiorno,
Signori. Non eravamo morti? Notizie
di altre Rivoluzioni?”.
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