PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/09/2002
Ho nuotato
nella nebbia
grave
per anni ormai
scavando
con unghie
spasimanti
Poche paglie
di pirite
fra le dita
nell'anima
Ora basta
Ho volto lo sguardo
al di sopra
delle nubi
in cerca del mio sole
Mio
I suoi raggi additano
il mio riflesso
sulle nubi
nere
cariche di pioggia
di energia
Mi volto indietro
e scorgo
le macerie
della mia coscienza
Poche calce ho
fra le mani
tese
Avanti
Non ho attendenti
in questa guerra
contro il nulla

Firmato
Il Risvegliato
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Molto bella.
Fiera!
Ma tu sai che "Il Risvegliato" lo è stato da qualcuno se no sarebbe "Il Risvegliante".
Auguri per averlo incontrato!
Ricordati di non voltarti mai indietro, come Orfeo.
N.

il 02/09/2002 alle 10:40

Grazie Nemo. Io credo che almeno una volta nella vita, molti di noi si sono sentiti come Gautama.
Io penso di essere stato risvegliato dalla parte di me stesso che per troppo tempo è stata messa in sordina.
La cosa più brutta, però, e dormire e sognare di svegliarsi !!! Il tempo me lo dirà !! ;-)
Andrea.

il 02/09/2002 alle 10:46

Ily....grazie...SMACCCCCCCCC ;-)
Andrea

il 02/09/2002 alle 13:28

Grazie, Edo. Io non aspiro alla perfetta felicità, perchè perfezione e umanita sono contraddizioni in termini...Tanti, momenti di pienezza, si: quelli li pretendo !!! ;-)
Andrea.

il 02/09/2002 alle 13:32

Estremamente bella ed efficace nelle immagini, il tema poi, la riflessione sulla scala dei valori e della conoscenza è sempre interessante.
Sicuramente riferibile al Buddha, però ritrovo qui più il Siddharta di Hermann Hesse che Gautama, perché nella poesia, come in Hesse la vita di Siddharta, precedente al risveglio, è stata un travaglio, mentre Buddha era cullato in una dolce illusione di serenità, e solo la comprensione del dolore dell'esistenza umana e l'idea della vecchiaia e morte l'hanno appunto fatto uscire dalla gabbia dorata dell'illusione.
Comunque, applausi!
Axel

il 02/09/2002 alle 14:41

Come nella mia "Acqua salata"?
N.

il 02/09/2002 alle 19:41

Grazie, Bandolero. La leggerò volentieri...
Con stima
Andrea

il 02/09/2002 alle 19:58

Hai ragione, ma quello che a me più interessava era il tema del Risveglio. E' un'esperienza che molte persone compiono, chi prima chi dopo. Io voglio illudermi di esserne stato beneficiato !!! Chissa.... ;-)
Grazie, Axel.
Andrea

il 02/09/2002 alle 20:01

In un certo senso può essere come dici tu..Continuare a dormire...tornare al sogno, come dici nella tua "Acqua salata". Il problema è che il mio sonno, durato anni e dal quale spero di essermi svegliato, era un sonno agitato e confuso. Probabilmente vogliamo tutti e due la stessa cosa, ma proseguendo in direzione opposta: tu, per un momento hai desiderato il sonno per aquitare il dolore di chi è desto. Io per anni ho cercato di destarmi per acquietare il dolore di un sonno agitato. Siamo forse tutti e due in cerca di illusioni ? Chissa....

il 02/09/2002 alle 20:18

Senza voler innescare un loop senza fine, del tipo "essere o non essere...... dormire...... sognare" mi permetto farti notare che il problema è tutto qui.
C'è chi si autodefinisce ermetico o iniziato o esoterico o esoterista. Nessuno che lo sia (pratichi) te lo verrebbe a dire.
In questa poesia mi sembra voglia dare un senso, una direzione (un tao?) alla tua vita. Questo è l'importante: prefiggersi una meta finale e volerla. L'esercizio della volontà è importante e, come ben sai, nel sogno non si realizza o se si realizza, è nel sogno.
Se ti hanno destato, mi auguro per te che lo sia nel modo migliore, più confacente al tuo essere.
La strada è lunga e difficile. Ripeto: non voltarti nè lasciarti prendere dal "drago" delle umane passioni che, a volte, appare vittorioso.
Un caro saluto.
Ernesto

il 02/09/2002 alle 23:21

mi piace anche questa, ester

il 13/10/2002 alle 18:14