PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/07/2009
Divisi da un vetrata spessa e aguzzina
tentiamo di riprenderci un po’ di vita.

Se almeno fosse filo spinato non esiterei
a graffiarmi le mani dischiuse a corolla.

Il tuo respiro vorrei su me s’addensasse
e non su questa barriera insormontabile.

Ma come posso scippare le tue stagioni
se i giorni a venire non hanno più colori ?

Fuori di qui il tuo azzurro è inscindibile
non sacrificarlo per chi ne ha solo pezzi.

Vattene, dimenticami e rivivi se puoi
io starò qui a scolpire croci sul muro…

…finché le unghie non cresceranno più.

SabyGRIZZLY 2009
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Jul

Va bene Cesare ma attento alle unghie , le farai sanguinare troppo.
Un abbraccio, Jul

il 06/07/2009 alle 20:51

Naaaaaaaaaaa, non c'è problema, le unghie non sono mie ,ma di un carcerato.
Un grrrrrande ciao
Cesare

il 07/07/2009 alle 13:52