Sei pallida per la stanchezza
d' arrampicarti in cielo e guardare sulla terra. (Shelley)
In bilico tra la vita e il sogno
Che ti seduce d’azzurro
Che scalza ti fa percorrere savane
Che ti fa camminare su merletti d’onde.
Zavorra di giorni ti tarpa le ali
L’emiciclo delle tue braccia
stringono carezze abortite
Sei pallida per la stanchezza
d' arrampicarti in cielo e guardare sulla terra.
Vendemmie di sorrisi
celano insidie nei filari delle ore
la spina è nel fianco,
e il taglio della cesoia arrossa il viso.
Il dolore della sua assenza
ha sapore di aceto e fiele
ad umettare le sitibonde tue labbra
che ardiscono nel sogno
suggere latte da nuvole di panna.
Stanze di cielo abitasti nei giorni del delirio
ma la tua residenza è tra l’umano sentire,
cuore mio!
Ti accarezzo pietosa e ti scruto in volto:
sei pallido per la stanchezza,
d' arrampicarti in cielo e guardare sulla matrigna terra.