PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/07/2009

Nelle notti senza clamore, intimidite,
le nubi vereconde celano gli astri nudi
timorosi di mostrarsi ad occhi umani.

L’aquila, dal rupestre nido, s’alza in volo
insegue la Madre dei venti oltre le rocce spente.

Il barbagianni, dall’alto di un ramo di lampone,
gongola inosservato pregustando la coda
di una talpa incauta tramutata in lince.

La faina possiede una chioccia vogliosa
che il gallo tradisce corteggiando una scrofa.

Nella carrozza trainata da fanti cinesi
quattro muli disfano un letto rinnovato.

Una vulva atrofizzata dal gelo perenne
appaga le voglie di un poeta sognante
saltando una corda composta da Salmi.
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adoro questa commistione tra reale e fantastico ,mandi frut ,cate

il 05/07/2009 alle 08:28

Versi di indubbio fascino, ricchi di metafore e di elementi originali. Piaciuta.
Ciao
Ginevra

il 05/07/2009 alle 15:07

Benritrovata...
Un saluto al Veneto ed alla Sardegna.
Marcello.

il 05/07/2009 alle 22:46

Ti ringrazio, molto gentile a commentare...
Anche se in ritardo, il mio benvenut su PH.
Marcello.

il 05/07/2009 alle 22:48

Sembra di esserci in questo giardino incantato.Ciao.T.

il 06/07/2009 alle 08:21

Lasciata libera la mente, senza costrizioni imposte di retaggi, essa spazia nel non senso...
Ciao.

il 07/07/2009 alle 13:38