Vorrei poterti toccare
come la brezza fresca
dopo un temporale fa
imbronciare la pelle
nuda alla sera, in un
vestito scollato.
Magari nel profumo
del lago tra le mura
antiche di vecchie
locande ormai incapaci
a reggersi in piedi, le
luci soffuse delle vie,
scosse dal vento e il tintinnio
delle barche ricordano
echi lontani, di quando
da fanciulli si giocava con
i campanelli.
E nello sguardo innocente
di due bambini, sfiorarti
le labbra, le tue labbra
color di rosa e color
argento, avvicinare
la mia bocca al tuo
orecchio...continuando
a confonderci nel vento.
di Andres