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Pubblicata il 19/06/2009
La vita oscura e impervia
ai miei occhi appare
sull'orlo di un precipizio
mi sento per cadere
Aspetto quella spinta
scontata e dolorosa
che la vita dà
all'essa indecorosa
Nel vuoto mi rigiro
tutt'uno da una vita
un fremito ed un grido
fin dove t'ho conosciuta
Ridevi e ti animavi
com'un glicine al vento
dagl'occhi abbagli d'oro
mi colpivan'ogni momento
Ho colto la tua essenza
mia beata salvatrice
in questo mondo vago
di dama protettrice
O mia testa egoista
com'mai potei pensare
ad un appiglio solo
di te mio dolce fiore
T'ho vista ed usata
com'un filo d'arianna
scostando la tua vita
co'l vuoto che mi danna
Per un amore eterno
apparso troppo tardi
in quel buco ombroso e cupo
ho preferito rilanciarmi
Ma ora solo non sono
in questo viaggio or pien di luce
dal giorno ch'io ti vidi
un cambiamento fece
divenne ambasciatrice
del concreto viver.
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