che un idea possa risolversi nella prassi, bè
è tutto da dimostrare.
di questo nella storia ne abbiamo le prove.
purtroppo i giovani vedono oltre
lo stato di cose imposto
riescono ad immaginare
alternative possibili
spazi di creazione tra le nebbie del conformismo
purtroppo i giovani oggi
sono deboli come non mai
schiacciati da un senso di nichilismo estremo
e di estrema indifferenza avvolti
nel proprio egoismo polimorfo
-che può tradursi in carità-
sempre sintomo di vanagloria.
non credere nei giovani così come sono.
serviranno i loro figli
per la rivoluzione
un vecchio pescatore con la pipa
guardandomi negli occhi lo ha capito
e ha detto
"il massimo che puoi fare tu
ragazzo, è l'essere il meno d'intralcio possibile,
fare un figlio e spiegargli
che il mondo è di tutti senza distinzione
che la proprietà non ha senso
se non senso tragico e critico:
tragico quando è evidente lo squilibrio
critico quando chi ha di più avverte lo squilibrio
ed annaspa in quest'insensata realtà
dove lui è colpevole
di aver di più
dove lui è innocente ad avercelo.
questo è l'imbroglio che paralizza (ma un tempo non fu così)
certo per praticare questa critica
quest'uomo dovrebbe utilizzare le armi del nemico
questo fantasma che si aggira per il mondo
il denaro,fenomenica e tangibile
causa d'ogni conflitto
ed usarlo contro ogni conflitto
contro le guerre
contro la ricchezza
contro i ricchi e
dunque in definitiva
contro sè stesso.
la mia critica è semplice
e riguarda le tasche di ognuno di noi
riguarda le istituzioni che ci siamo scelti
riguarda la maniera in cui noi giovani interagiamo
che voi prima di noi
avete ridotto a scambio di cose
e noi
poveri ragazzi innocenti
ci rapportiamo
scambiando affetto
sotto forma di droga
unico farmaco contro il mal del mondo.
e la contraddizione è sempre più lampante.
siamo causa delle nostre stesse sofferenze.
sovvenzioniamo regimi militari
in bagni di squallidi locali degradati

e per questo, ci sentiamo inattaccabili.