Di mille tristi supposizioni
riempivi l’animo tuo
quando sollecitavi
che uscissi dalle tenebre
del mio silenzio.
Tenebre oscure
che pavida ti prostravano
alle evidenze
della quotidiana vita.
E taciturno io
cercavo le parole
che aprissero te pure
a speranza
tale quale era in fondo
il vero contemplare
di cui spesso mi nutro
ancora
del mio silenzio.