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Pubblicata il 07/06/2009
Le spighe d’orzo


tormentate dal vento


fra l’acqua che si muove


e il sorriso di un bambino


che illumina il sole





Non ricordo più


il colore delle tue rose


le mie parole non lo sanno


le bugie che stanno raccontando


la mia voce non lo capisce


il male che mi stai facendo


e nel frattempo i ricordi


giocano con la ferita


sono così stanco… … …



Vivo in un mondo


fatto dalle tue cose


perché esse sono


il mio ultimo legame


si è rovesciato il sale sulla tovaglia


questo vento è troppo forte


e la pioggia inzuppa la mia camicia





Sono così stanco… … …


un grido mi è sfuggito


SAPPI CHE TI HO AMATO !



E adesso… … …


graffia la pietra


questo silenzio bagnato.
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Jul

Ma lo saprà veramente?
Jul

il 07/06/2009 alle 18:19

Lo stridio che arriva è forte e tagliente come una pioggia trasversale di ricordi che si diletta in graffiti.
Un grrrande ciao
Cesare

il 08/06/2009 alle 09:19