PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/06/2009
Tu intessevi ogni giorno
un incanto sottile,
le ruvide mani
mai dome, mai paghe,
mai stanche.
Eri l’amorevole madre che indulge,
l’approdo sicuro che accoglie,
che placa la furia
di dure battaglie
vinte e perdute.
Sul tuo volto specchiavi
l’antico dolore universale
di chi cela con pudore
gli schiaffi della sorte,
la rabbia dell’oblio,
l’inganno dell’attesa,
il pianto dell’addio.
Fluivano i giorni,
fatti di poco,
di semplici gesti,
di dolci malìe;
e Tu, smarrita
in un piccolo mondo fatato,
chiudevi gli occhi e sognavi
pure vette innevate,
eteree schegge di luce,
cristalli dorati.
Tra gli eterni sentieri del tempo Tu vai,
semplicemente donna,
indimenticata compagna
delle nostre vite.
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Una dedica-ricordo di tua madre, fatta con amore
e rimpianto, molto bella con parole che sgorgano dal cuore.
Ciao
H

il 06/06/2009 alle 09:17

si, c'è tanto amore ed un rimpianto che non si cheta....grazie per il tuo commento

il 06/06/2009 alle 17:04

sono sempre necessarie parole e poesie per dire grazie mamma...bella

il 07/06/2009 alle 07:54

L'uso dei verbi al passato sottolineano ancor più...il vuoto lasciato.

il 07/06/2009 alle 13:18

grazie antonia per il tuo commento :-) a presto

il 08/06/2009 alle 22:02

si Vitale.. è un vuoto che non si colma... grazie per il tuo commento , a rileggerti..ciao

il 08/06/2009 alle 22:04

si Vitale.. è un vuoto che non si colma... grazie per il tuo commento , a rileggerti..ciao

il 08/06/2009 alle 22:04