Gesù, rosalia,
quanta calura c’avete mandato
oggi!
Ma poi, picchiasse ogni tanto,
dici, sto sole si potrebbe tollerare,
ma così continuamente, manco i santi
dici, manco l’eremita giovanni…
e sai che bel pezzo di emicrania quando
torno a casa...menomale che ho il diclofonel…
E questo, cosa guarda?
Escono con delle facce d'immondizia ,
sti ragazzotti d’oggi
che prende un coccolone solo
a passarci accanto, madonnina del carmine;
nooo, ma vuoi metterli con Peppino
quand’era in divisa, certe braccia c’aveva,
e come mi prendeva sul pianerottolo di casa!
Che cosce magre quella...
Ma che si mangiano, dici, che si mangiano
ste ragazzine sciupate;
cor fresk, là, come si chiamano, la mattina;
alle cinque a metterglielo in bocca
uno gliogùrt, o una bioscina fina-fina,
che poi la sera, Piccolo Signore Mio,
mangiatevelo un bocconcino di pane
per intero, che lo lasciate sempre a pezzetti
sulla tovaglia! Ahhh, è vero Claudia?
Che manco li posso congelare quei tocchetti…
Ma perché perde tempo quel baccalà?
Si sbriga o no? E’ già l’una, l’una, dici,
prostituta la povertà!
Devo apparecchiare, buttare
una pezza sulla tavola,
rosolare la carne, sbattere, sbattere le uova!
Uuhh, immacolata mia, e come si fa?
Ah, guardate com'è pulito, col suo comodo
il pascià è arrivato!
(-Signora, ma cosa fa? Non la conosco, scenda
per favore dalla mia auto!
- Ma che, è tardi, tardi, fa lo stesso, quello non passa più. Forza, che devo cucinare!
Passa già che ci sei da ballarò, che prendo sarde,
finocchietti e ci faccio la pasta!
-Buoni, signora mia, da quant’è che non ne mangio,
dai tempi di mia mamma, buon’anima.
- Allora, tu come ti chiami, sbrighiamoci,
che l’acqua bolle!)