Sono saturo
di vetusti fardelli,
di romantici scambi.
Scontro la mia anima
tutte le volte che alzo le coperte
porto il conto alla mia coscenza.
Gocce mi impregnano la pelle
ma non sono sunte da lingue amiche
Rimpiango la verginità,
rimpiango l'illusione.
Sfatto ma consapevole
mi ripiego al tuo seno
ma mi rinnego.
Disilluso continuo,
so che il mio corpo non ti negherà,
nè il tuo negherà il mio.
Al culmine siamo una sola
al margine resto solo io,
che devo trovare un perchè.
Massima esponenza del piacere
minimo comune denominatore della mia
contraddizione
Ti voglio ma ti detesto
ti esploro ma ti fuggo
mi cerchi e ti accetto.
poi da solo penso a tutto
e mi detesto.