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Pubblicata il 23/05/2009
Il lento fragore dei pomodori
si addormenta in un lesto
soffio di mano che li raccoglie.

Resto chino, al di sotto
delle tue risa pungolate
dall'inerte lavorio per il pranzo.

Sei un cinguettare stanco.

Svasati, i rilievi delle tue gambe
accennano la solita
deferenza.

Ingialliscono i marmi,
l'acqua calda non risale dal fondo,
e due chiazze, due rossi
pallori di pomodoro,
t'inaspriscono le guance.
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bella

il 23/05/2009 alle 13:50