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Pubblicata il 08/05/2009
"Loro Eccellenza i signori membri e responsabili dell'Europa.
Abbiamo l'onorevole piacere e la grande fiducia di scrivervi questa lettera per parlarvi dello scopo del nostro viaggio e della sofferenza dei bambini e giovani dell'Africa.
Ma prima di tutto, vi presentiamo i nostri saluti più squisiti, adorabili e rispettosi.
A tal fine, siate il nostro sostegno e il nostro aiuto, siatelo per noi in africa, voi ai quali bisogna chiedere soccorso: ve ne supplichiamo per l'amore del vostro bel continente, per i vostri figli che voi amate come la vita.
Inoltre per l'amore e l'amicizia del nostro creatore Dio onnipotente che vi ha dato tutte le buone esperienze, la ricchezza e il potere per costruire e organizzare bene il vostro continente e farlo diventare il più bello e ammirevole tra gli altri.
Signori membri e responsabili dell'Europa, è alla vostra generosità ed alla vostra gentilezza che noi gridiamo aiuto in Africa.
Aiutateci, soffriamo enormemente in Africa, aiutateci, abbiamo dei problemi e i bambini non hanno diritti.
Al livello dei problemi abbiamo: la guerra, la malattia, il cibo, eccetera.
Quanto hai diritti dei bambini, in Africa, e soprattutto in Guinea, abbiamo molte scuole ma una grande mancanza di istruzione e di insegnamento, salvo nelle scuole private dove si può avere una buona istruzione e un buon insegnamento, ma ci vogliono molti soldi, e i nostri genitori sono poveri.
È poi non abbiamo scuole di sport come il calcio, il basket, il tennis, eccetera. Dunque, in questo caso noi africani, e soprattutto noi bambini e giovani africani, vi chiediamo di fare una grande organizzazione utile per l'Africa, perché progredisca. Dunque se vedete che ci sacrifichiamo e rischiamo la vita, è perché soffriamo troppo in Africa e abbiamo bisogno di voi per lottare contro la povertà e mettere fine alla guerra in Africa.
Ciò nonostante noi vogliamo studiare, e noi vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi in Africa. Infine: vi supplichiamo di scusarci moltissimo per aver osato scrivervi questa lettera in quanto voi siete degli adulti a cui noi dobbiamo molto rispetto.
E non dimenticate che è con voi che noi dobbiamo lamentare le debolezze della nostra forza in Africa”.

* Yaguine Koïta, 15 anni e Fodé Tounkara, 14 anni, il 28 luglio 1999, viaggiarono nascosti nel vano del carrello di un aereo, da Conakry (Guinea) a Bruxelles. Morirono di freddo, poiché all’altitudine nella quale viaggia un aereo da crociera è di circa 50 gradi sotto zero, e il locale del vano carrello non è pressurizzato, per cui, ai due clandestini mancò l’ossigeno.
Di loro non ci resta che questa lettera.
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Grazie per averci dato modo di leggerla.
Un saluto da Giancarlo

il 08/05/2009 alle 10:59

Grazie Fabio per questa testimonianza.
Un saluto
helan

il 08/05/2009 alle 12:33

Questa lettera commuove e ci fa capire quanto poco facciamo per gli altri.
Grazie per il messaggio.
Plotina

il 08/05/2009 alle 13:04

ci fu qualcuno tanto tempo fa che disse:
ama il prossimo tuo come te stesso
questa testimonianza sta a ricordarci che ancora non abbiamo capito nulla di Lui e della vita

il 08/05/2009 alle 17:56

Grazie a te. Fabio.

il 08/05/2009 alle 20:49

Grazie a te. Fabio.

il 08/05/2009 alle 20:49

Non è mai troppo tardi per muoversi ... Ciao, Fabio.

il 08/05/2009 alle 20:50

Penso che sono realtà molto distanti da noi. Però abbiamo l'obbligo di conoscerle e meditarle. Ciao, Fabio.

il 08/05/2009 alle 20:52