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Pubblicata il 30/04/2009
Sono stanca.
Parte un grido disperato……
Torna in te megera
dagli occhi d’asfalto!
Quali oscure nefandezze
mi suggerisci?
Non sono in balia
di forze avverse!

Culla del Creato
ti attendo stasera,
mentre accogli le mie
lacrime secche
come caramelle disciolte
al sole.

Innalzate le bandiere
del tempio innevato
chiedo perdono a me stessa
senza assolvermi.

Fiabe,stelline
stelline,fiabe,
un cane ulula,
tutto è freddo.
Acqua che scorga alla sorgente,
lupo domato.

Scintille,lucciole
cicale,speranze,
il cuore si allarga
a questa pace
e adesso dormo
con i camini accesi
in una notte d’estate.
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non lasciarti sopraffarre dalla megera dagli occhi di asfalto,lasciati cullare dalle speranze di stelle e di cicale
ciao
lilli

il 30/04/2009 alle 13:11

Grazie Lilli,per le tue belle parole, fortunatamente la megera........l'ho sconfitta.......!
Ciao
Plotina

il 30/04/2009 alle 15:21

Sono molto lieta del tuo commento.
Siccome è una poesia che ho scritto con uno stile un pò diverso dal solito, pensavo potesse non piacere....
Un caro saluto
Plotina

il 30/04/2009 alle 15:28

forse la più intensa e originale che ho letto, delle tue... Molto interessanti ed efficaci le metafore, ben utilizzate.
Un caro saluto
Axel

il 30/04/2009 alle 15:44

Mi fa molto piacere che ti sia piaciuta,perchè,come dicevo ad Ulisse,siccome l'ho scritta con uno stile un pò diverso dalle altre,ero indecisa se postarla.....
Grazie di nuovo e buona giornata.
Plotina

il 30/04/2009 alle 15:56

Brava Plotina, una poesia molto bella.
Buon 1° Maggio
helan

il 01/05/2009 alle 09:15

Grazie ,ma forse sarà un 1 maggio un po' noioso...
CIAO
Plotina

il 01/05/2009 alle 09:45

Megera megera...via via...vai via...io voglio un'anima leggera.

il 05/05/2009 alle 13:30

.....e megera fa anche rima con leggera......!
Ciao
Plotina

il 05/05/2009 alle 15:27