PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/04/2009
Il gelsomino si arrampica
Sul tronco nodoso dell’ulivo
E addolcisce con dita profumate
La severa volta gotica dell’Abbazia,
Mentre un presentimento di sera
Risveglia profumi
Di aranci e di limoni
Dai giardini
Incastonati tra cancelli e mura


Dalla terrazza sospesa sul tramonto,
I miei occhi si incendiano
Di colori,
E la selvaggia bellezza del paesaggio
Si mescola al sapore dolce del miele,
Che cola ancora dalle labbra


Vorrei scendere verso il mare,
Lasciarmi avvolgere dalle onde,
La pelle ricoperta da scaglie argentee
E
Riimmergermi nelle mie origini.
  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (2 voti)

Non manca niente,il panorama, i colori, i profumi...
è uno spettacolo meraviglioso che tu hai messo
in scena con maestria.
Brava.
Un caro saluto
helan

il 24/04/2009 alle 09:32

un acquarello di immagini e profumi che evolvono in una dolce sensualità nell'ultima parte, molto intensa e bella!
Un caro abbraccio
Axel

il 24/04/2009 alle 11:00

bella poesia mi sembra di essere lì e di riuscire a vedere persino venere uscire dalla spuma del mare...
ciao...gianni

il 24/04/2009 alle 12:20

un ricordo di un viaggio di tempo fa, l'abbazie è quella di Bellapais, zona turca di cipro
ciao
lilli

il 24/04/2009 alle 12:57

grazie per la tua attenzione
lilli

il 24/04/2009 alle 12:58

un piccolo ricordo di un viaggio di qualche tempo fa, perchè resti impresso nella memoria
bussi
lilli

il 24/04/2009 alle 12:59

anch'io ho avuto la stessa impressione per la straordinaria bellezza dei luoghi
ciao
lilli

il 24/04/2009 alle 13:00

Molto suggestiva e intrisa di vivide sensazioni, profumi e colori che si sentono addosso. Un caro saluto

il 24/04/2009 alle 18:57

e proprio quello che mi lasciato un mio viaggio a cipro, nella parte turca quella meno conosciuta e più selvaggia
un abbraccio
lilli

il 26/04/2009 alle 22:29