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Pubblicata il 23/04/2009
Forse è nell’ottobre
o negli autunni a venire
che questa malinconia
come un canto senza età
disperso e inascoltato
oltre il cristallo azzurro dell’atmosfera
si schiuderà.

Fiore della mia pena.

Tra milioni di stelle
t’ho cercata.

Tra milioni di stelle.

Fu l’innocenza strana
che allora conquistò
mente e volontà
scrollando
violenta
quel mio oscuro esistere...

Perché soltanto
l’aria ed il respiro
questo tu sei stata
questo
forse
non meritavi

che
ancora una volta
io chiamerò
amore.
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bel testo, piaciuto

il 23/04/2009 alle 08:34

Bella e gradita.
Ciao
helan

il 23/04/2009 alle 11:34