Forse è nell’ottobre
o negli autunni a venire
che questa malinconia
come un canto senza età
disperso e inascoltato
oltre il cristallo azzurro dell’atmosfera
si schiuderà.
Fiore della mia pena.
Tra milioni di stelle
t’ho cercata.
Tra milioni di stelle.
Fu l’innocenza strana
che allora conquistò
mente e volontà
scrollando
violenta
quel mio oscuro esistere...
Perché soltanto
l’aria ed il respiro
questo tu sei stata
questo
forse
non meritavi
che
ancora una volta
io chiamerò
amore.