Fumo,
sedie che barcollano,
bicchieri che stridono
contro denti consumati dall'alcool,
mani scure
su vetri logorati
più in là una donna
di profilo
fuma con eleganza dal bocchino,
e la nebbia che la circonda
sembra quasi farle da cuscino.
Colpe infrante e ridotte a brandelli,
su tasti di un pianoforte malconcio,
sentori di amori e delusioni,
di tacchi e sacrponi,
di legno scricchiolante
di un luogo d'altri tempi,
dove vorrei inondarmi di fumo
e godermi lo spettacolo
così inesorabilmente raffinato.