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Pubblicata il 21/04/2009
Ero lì, nella mia bottega
a impastare il pane,
mentre tu, mi passavi vicina,
senza un fiato.
Non avevi sguardi per me,
tu eri di coloro che
pur disprezzandoti di giorno,
al calar del sole
bussavano alla tua porta.
Se tu fossi entrata,
nella mia bottega,
ti avrei offerto i miei biscotti,
ti avrei regalato il mio sorriso.
Io non ti amavo,
come gli altri uomini,
desiderosi dei tuoi servigi
e bramosi delle tue carni,
io t’amavo d’un amore pulito.
Sul tuo seno mi sarei addormentato,
sopra il tuo cuore
avrei posto il mio sigillo,
nelle notti di luna,
avrei cercato le parole da dirti,
alla luce del sole
t’avrei regalato le mie carezze.
Ora appartieni ad un solo uomo,
i suoi piedi hai lavato
con la rugiada dei tuoi occhi,
poi asciugati con i tuoi capelli,
infine cosparso col prezioso nardo.
Non sarai mai mia,
Maria di Nain.
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pensavo, leggendoti, che si trattasse di Maria di Magdala...
ma tu riesci a sorprendermi sempre!!!

il 21/04/2009 alle 17:03

Bravo Fabio una bellissima poesia e dal chiaro significato.
I miei complimenti
Ciao, helan

il 21/04/2009 alle 19:17

manuelito l'amore in certe circostanze nn cambia niente...ogni giorno nuovi si creano account..chissà come mai..per le guerre di domani..ogni giorno dei menzogneri fannop il lorosporco mestiere e nessuno dice niente...che vita manuelito... non ci sn poteri buoni...

il 21/04/2009 alle 20:02

problemi con la mia segretaria..mi scuso anche per lei.. buondì.

il 21/04/2009 alle 23:14

Grazie a te, Helan. Fabio.

il 21/04/2009 alle 23:58

Maria di Magdala è stata spesso identificata con altri personaggi bibblici, quali: Maria di Betania e la peccatrice di Nain che io ho chiamato Maria. Grazie, Anna, per i tuoi assidui commenti. Un abbraccio forte. Fabio.

il 22/04/2009 alle 00:02

bellissima ,ciao cate

il 23/04/2009 alle 09:56