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Pubblicata il 18/04/2009
Fioriscono alghe
dalle tasche di pietra,
i capelli disciolti
dai nastri luttuosi
fluttuano libertà sconosciute.
Un luccio d'argento
infila scaglie di luce
nei respiri affannosi
ed ingemma il candido collo.
Le scarpe,
barche senza timone e senza vela,
discendono la corrente
ed annusano già
il richiamo del mare.
La spada di fuoco di un raggio di sole
trafigge l'immobile buio,
spezza l'incantesimo
di sbarre dorate
che incatenano il cuore,
l'urlo non più trattenuto,
come un sasso piatto scagliato
rimbalza sull'acqua,
risveglia concentrici suoni
che devastano il silenzio
di inorridito dolore.


dedicata a Virginia Woolf.
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ciao ulisse, ogni tanto riapprodi all'itaca di ph!
grazie delle tue gradite parole
lilli

il 19/04/2009 alle 08:39

una favolosa dedica

il 19/04/2009 alle 09:15

grazie
ciao
lilli

il 19/04/2009 alle 09:18

Stupenda poesia dall'incipit alla chiusa.
I miei omaggi
Giancarlo

il 19/04/2009 alle 14:08

grazie della tua attenzione
:-) lilli

il 19/04/2009 alle 15:24