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Pubblicata il 16/04/2009
C'era in quella voce un'aria
di sortilegio,
una percettibile risolutezza
nel volere,
che solo un'anima ad essa
indifferente,
avrebbe potuto rispondere
negandosi.
La sua fu piegata, e si chinò
al carnefice.
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in realtà quella volta si trattava si di me...ma non come vittima...e questo mi fece soffrire ancor di più....

il 09/03/2010 alle 01:49