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Pubblicata il 15/04/2009
parlanti alla luna, al cielo, allo spazio,

ancora aventi ratio,

ancora speranti al cambio,

aspettan' il loro camion

per esser portati al futuro,

anche se la vita e' dura,

guardanti alle mura,

volenti una cura,

speranti al sicuro,

al limpido, al puro,

al punto d'arricchirsi,

al punto della verita',

anche se si sa:

si troppo spera, si poco ha,

pero', si deve

adempire l'assegnamento,

bene dire,

che meglio benedire

il vuoto che si giri come una moto,

si apra come un rottolo,

si percepisca

il su' e il sotto...

si mette su un giubotto,

si cuoce il cibo che e' gia' cotto,

si fa un marino o un pilota,

un astronauta o un eroe,

si nasce, si cresce e poi,-

si muoiono le emozioni,

i problemi,

un pazzo odio, i dilemmi,

e si ritorna ben istruito,

ben colto, come un chiodo o un vito,-

esser stato tradito,

s'impara la vita.

IVAN PETRYSHYN USA
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