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Pubblicata il 14/04/2009
Dimmi vecchio
e ne hai ragione,
non dirmi poeta
anche se i miei versi ridondano
d'un Dolore che appartiene
al mondo intero

lo sai a volte mi perdo
come un bambino a contare
le formiche,
a seguire il volo dei passeri,
a catturare la mia stella lassù,
a scrutare il tuo antico bel viso

MAMMA

dove si specchia la mia fisionomia
e sulle tue labbra credo ancora
di poter leggere parole di mistico Amore
per me.

Sono rondine con la valigia pronta
per ritornare al nostro vecchio nido
il becco aperto aspettando che la Vita
lo riempia di vere certezze.
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Quando si è giovani dentro ci si incanta sempre
dinanzi alle bellezze che vi sono d'intorno, non è
necessario essere bambini, e tu attendi ancora che
la vita ti riempia di certezze,.... non pensare alla vecchiaia che è ben lontana da te.
Bella poesia.
Un caro saluto
helan

il 14/04/2009 alle 15:10

Tu non sei ne' vecchio, ne' solo,perche' con le tue parole ci permetti di raggiungerti con i nostri pensieri.
Scivici piu'spesso...con i versi...senza..., ma scrivici.
Un caro saluto
Plotina

il 14/04/2009 alle 16:01