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Pubblicata il 10/04/2009
Fu come Dante
che, persa la via,
m'ero smarrita e
in una valle oscura
...mi ritrovai.
In quella riva,
fra tenebre eterne,
in caldo e in gelo
...m'incamminai.
Papè Satan, Papè Satan
...Aleppe...
cominciò Pluto
con la voce chioccia
e Cerbero, il gran vermo,
lo bocche aperse e
mostrommi le sanne.
Indi Lucifer vidi,
che fu sì bel
com'egli è ora brutto...
...ben dèe da lui
proceder ogni lutto,
e Farinata che s'ergea
col petto e con la fronte
com'avesse l'Inferno
in gran dispetto,
mentre Ugolino
dal fiero pasto
la bocca sollevava.
Ecco Beatrice, donna
...di virtù,
il poeta Virgilio che
cantò d'Anchise il figlio
e Didone che d'amor
...s'uccise.
M'accorsi, a questo punto,
d'esser capitata nell'Inferno,
per cui pregai Caronte
menarmi all'altra riva,
...presso il Paradiso,
ov'era Amor che move
il sole e l'altre stelle,
che tolse l'ansia al cor
...e mi diè pace.
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Reminiscenze del liceo? Molto originale rifarsi all'inferno di Dante per esprimere, alla fine, una propria intima lotta sedata nel paradiso da Dio,
l'Amor che move il sole e l'altre stelle.
Brava e spiritosa nel contempo
ALEH

il 12/04/2009 alle 17:53

Grazie del complimento e di aver compreso ciò che
i miei versi volevano dire.
Un saluto
helan

il 12/04/2009 alle 18:37

Importante è ritrovarsi......,la strada maestra a volte è difficile da seguire... ma quando si ritrova Amor che move il sole e l'altre stelle........ lì è la pace.
Un abbraccio
Plotina

il 12/04/2009 alle 23:55

Grazie Plotina del tuo passaggio e del complimento.
Un abbraccio
helan

il 13/04/2009 alle 05:26

con questa simpatica tua poesia hai ricomposto l'inferno, ,purgatorio e paradiso ...chissà cosa direbbe Dante !!!

il 13/04/2009 alle 11:03

Spero che ne sarebbe lieto. Grazie Antonia sei
stata gentile a passare da qui.
Un abbraccio
helan

il 13/04/2009 alle 14:14