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Jul
Pubblicata il 08/04/2009
L'urlo dannato della terra impazzita
esplode come vulcano inesorabile
tutto inghiotte e frantuma
con forza naturale
luttuoso caterpillar inarrestabile .
Sgomento ed orrore
la cernita tra pietre insanguinate
di corpi spezzati.
Gli uomini sono eguali e diversi
ma ad una parte di loro
un fato malvagio
riconosce infami destini.
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Mia cara Jul, questi giorni di terrore e di dolore ci fanno dimenticare come l'essere umano sia un granello infinitesimo di sabbia nella polvere dei millenni e del susseguirsi delle ere geologiche che da sempre plasmano il nostro pianeta, io piuttosto che con gli elementi della natura me la prenderei con l'irresponsabilità di cerete persone che non rispettano le leggi antisismiche il che avrebbe fatto vistosamente diminuire crolli e soprattutto decessi.
Con tutto questo il Fato gioca sempre le sue misteriose carte!
Penso con tristezza alle sofferenze di quelle popolazioni acuite dall'avvicinarsi della santa Pasqua, oltre che a un aiuto concreto, dovremo molto pregare per tutti loro.
Un abbraccio apetta!

il 08/04/2009 alle 17:57

poesia che si distacca, fortunatamente, dalle obbligate e obbliganti didascalie di questi giorni all'evento tristissimo...
Questa è arte...
Un abbraccio
ax

il 08/04/2009 alle 17:58
Jul

Carissima Signora Lunaa, gli sciacalli pasteggiano sempre e dovunque sui cadaveri e nel malaffare. Luoghi come ospedali,scuole,centri polivalenti dovrebbero essere (e non soltanto questi) costruiti con criterio e lungimiranza per evitare il disastro,sino a quando amministratori senza scrupoli continueranno a prelevarsi fette oscene di profitto personale,le comunità innocenti pagheranno conseguenze irreparabili.
Un abbraccio forte a te,
Giulia

il 08/04/2009 alle 18:34
Jul

Caro Alessandro ho solo espresso il mio personale pensiero che purtroppo non serve a niente,cerchiamo di fare qualcosa in concreto.
Un abbraccio a te,
Giulia

il 08/04/2009 alle 18:35

Al di là della cronaca di questi giorni, nefasta,
- che mi irrita e non mi fa provare un briciolo
di compassione, tanto resto insiensibile a certi
eventi - la tua poesia sa mettere in luce l'elemento
più specificamente tragico del terremoto in Abruzzo,
e in generale di ogni terremoto, il quale elemento
altro non che l'infamia del destino, il "fato malvagio"..
Molto gradita
Cari saluti
Y

il 09/04/2009 alle 10:30

Completamente d'accordo con il commento di Y

smack
liz

il 09/04/2009 alle 17:05
Jul

La nascita è un caso e forse ad essa è collegato il nostro destino.
Saluti ad entrambi, Giulia

il 09/04/2009 alle 19:18

essere alla tua finestra e guardare un uomo seduto su l'unica pietra rimasta... un forte abbraccio. claudio

il 09/04/2009 alle 20:02
Jul

Ciao caro Claudio, un abbraccio a te.
Giulia

il 09/04/2009 alle 20:39

Abbiamo già conosciuto il dolore provocato da terremoti. Quello che mi avvilisce e sconforta è che, mentre tecnologicamente saremmo capaci di affrontare certe situazioni, in pratica gli sciacalli che precedono questi eventi son ben peggiori dei ladri che "raspano" nelle case abbandonate. Parlo dei "costruttori" e collaudatori e lo staff dei lavori pubblici. Io ho lavorato ai LL.PP. della mia città e ne ho viste di cotte e di crude. Mi ha dato voltastomaco anche vedere "certi" giornalisti insistenti che con il loro stupido comportamento hanno rallentato il lavoro di coloro che operavano sul campo.
Povera la povera gente...
Ciao Fabio

il 11/04/2009 alle 19:28
Jul

E' sempre la povera gente che paga dolori e disastri, è sempre la gente indifesa che soffre per l'avidità dei furbi e dei corrotti. Se il mondo non cambierà,finirà presto.
Ciao, Giulia

il 11/04/2009 alle 20:07

Si

il 11/04/2009 alle 20:47

di una sincera amarezza di verità che sento anche mia....piaciuta l'immagine del caterpillar, ottima metafora....una poesia cruda, in senso buono...brava, ciao Jul, andrea.

il 29/07/2013 alle 20:36
Jul

Ciao Andrea, grazie per l'attenzione e la triste condivisione... Jul

il 30/07/2013 alle 16:55