Mia cara Jul, questi giorni di terrore e di dolore ci fanno dimenticare come l'essere umano sia un granello infinitesimo di sabbia nella polvere dei millenni e del susseguirsi delle ere geologiche che da sempre plasmano il nostro pianeta, io piuttosto che con gli elementi della natura me la prenderei con l'irresponsabilità di cerete persone che non rispettano le leggi antisismiche il che avrebbe fatto vistosamente diminuire crolli e soprattutto decessi.
Con tutto questo il Fato gioca sempre le sue misteriose carte!
Penso con tristezza alle sofferenze di quelle popolazioni acuite dall'avvicinarsi della santa Pasqua, oltre che a un aiuto concreto, dovremo molto pregare per tutti loro.
Un abbraccio apetta!
poesia che si distacca, fortunatamente, dalle obbligate e obbliganti didascalie di questi giorni all'evento tristissimo...
Questa è arte...
Un abbraccio
ax
Carissima Signora Lunaa, gli sciacalli pasteggiano sempre e dovunque sui cadaveri e nel malaffare. Luoghi come ospedali,scuole,centri polivalenti dovrebbero essere (e non soltanto questi) costruiti con criterio e lungimiranza per evitare il disastro,sino a quando amministratori senza scrupoli continueranno a prelevarsi fette oscene di profitto personale,le comunità innocenti pagheranno conseguenze irreparabili.
Un abbraccio forte a te,
Giulia
Caro Alessandro ho solo espresso il mio personale pensiero che purtroppo non serve a niente,cerchiamo di fare qualcosa in concreto.
Un abbraccio a te,
Giulia
Al di là della cronaca di questi giorni, nefasta,
- che mi irrita e non mi fa provare un briciolo
di compassione, tanto resto insiensibile a certi
eventi - la tua poesia sa mettere in luce l'elemento
più specificamente tragico del terremoto in Abruzzo,
e in generale di ogni terremoto, il quale elemento
altro non che l'infamia del destino, il "fato malvagio"..
Molto gradita
Cari saluti
Y
La nascita è un caso e forse ad essa è collegato il nostro destino.
Saluti ad entrambi, Giulia
essere alla tua finestra e guardare un uomo seduto su l'unica pietra rimasta... un forte abbraccio. claudio
Abbiamo già conosciuto il dolore provocato da terremoti. Quello che mi avvilisce e sconforta è che, mentre tecnologicamente saremmo capaci di affrontare certe situazioni, in pratica gli sciacalli che precedono questi eventi son ben peggiori dei ladri che "raspano" nelle case abbandonate. Parlo dei "costruttori" e collaudatori e lo staff dei lavori pubblici. Io ho lavorato ai LL.PP. della mia città e ne ho viste di cotte e di crude. Mi ha dato voltastomaco anche vedere "certi" giornalisti insistenti che con il loro stupido comportamento hanno rallentato il lavoro di coloro che operavano sul campo.
Povera la povera gente...
Ciao Fabio
E' sempre la povera gente che paga dolori e disastri, è sempre la gente indifesa che soffre per l'avidità dei furbi e dei corrotti. Se il mondo non cambierà,finirà presto.
Ciao, Giulia
di una sincera amarezza di verità che sento anche mia....piaciuta l'immagine del caterpillar, ottima metafora....una poesia cruda, in senso buono...brava, ciao Jul, andrea.