PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/08/2002
Coperto d'ombra
incerta, alterna
tra spiragli giocosi
luminosi.
S'indovina luce
fuggevole,
scalda tepore
dimentico d'onde.
Per non osare
aperture azzardate,
coprirsi di piogge,
vestirsi di nubi.
Ma alti,
falchi cingono di carezza
alata soli lontani.
Noi nudi e ancorati,
silenti alberi spettatori.
Di fruscii,
rami sposano i venti.
E va la linea di luce
in profondità verdi,
spuntan sogni
pensieri nativi.
Le lontananze dell'origine,
le certezze della fine,
i dolci tedii dei ritorni.
I cattivi lampi
del tornar in grembo,
senza richieste oceano,
e l'inutile assedio, esercito
rosso del sangue.
Ancor, figlia dei sensi
coprimi, ricordami
gli antri, i recessi
soffocati dei piacevoli
desideri.
Sospira, fermati,
guardami d'occhi infiniti.
Abbracciami di sere
attraversanti l'essere,
in sorrisi gementi.
Nel nero,
le foglie. Le cime gialle
di grano mosso,
le stelle.
Canto sommerso,
sirena di terre mai viste.
Marinai tra aneliti e nostalgie,
e attimi fugaci colti.
Ancor libera
la vita dalla memoria,
e fammene gustare
il sapore.
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E' una poesia stupenda per il ritmo, l'intensità, i concetti e le espressioni soppesate con grande abilità
E' una poesia "tutta la femminile" con emozioni "passive" lasciate adombrate ma che la mente percepisce e si appaga.
Davvero molto brava.
N.

il 28/08/2002 alle 17:55

Grazie per il commento.
Ma ho il timore che tu abbia frainteso.....
:-)
sono un maschio

il 28/08/2002 alle 22:17

Un'altra perla di sensazioni dell'animo inquieto, fra
"Le lontananze dell'origine,
le certezze della fine,
i dolci tedii dei ritorni.
I cattivi lampi
del tornar in grembo, "
e l'abbandono al rifugio di tutte le risposte: l'Amore!
Bravo, Blue!
Axel

il 28/08/2002 alle 22:22

Grazie.
Comunque, non vedere l'abbandono solo come un finale.
Rintraccialo nell'inizio, e ciclico.
Ad attimi.
A luci e ombre.

il 28/08/2002 alle 22:38

No.
Nel senso che alla fine c'è un errore di battitura: sei bravo.
Volevo dire che hai interpretato un momento "al femminile"; il che significa una tua duttilità e l'immedesimarti in una situazione differente.
Spero di essermi chiarito.
N.

il 29/08/2002 alle 09:41

ok :-)
cmq dalle tue parole è come se io avessi dovuto passare dal "maschile" al "femminile"...
Non so, nemo...
Ma questo è il mio modo di sentire e credo sia semplicemente molto sfumato, del resto credo sia facile cogliere somiglianze e contrasti in altre mie poesie...
ma semplicemente perchè, credo, io come te o ogni altro abbiamo infinite sfumature intermedie di colore. Difficile poi darne una "definizione" precisa...

il 29/08/2002 alle 09:54

J :-) !
In effetti credo sia una di quelle che mi son venute meglio.
Sono riuscito, nello scriverla, a trovare finalmente il bilanciamento giusto, andando tranquillamente su quel che amo.
a presto!

il 29/08/2002 alle 10:02

Ciao Blue, ben ritrovato. Ho letto questa, la tua ultima, per prima. Ne è valsa la pena. Poesia della meraviglia e dell'armonia. Bellissima. Un grande piacere rileggerti. A presto.
Max

il 31/08/2002 alle 18:29

Scusa se ti ho risposto tardi, ma ho avuto qualche piccolo problemino.
Cmq ti ringrazio...
La tua presenza è un piacere!
Un abbraccio

il 03/09/2002 alle 19:35