Oh! quanta tristezza nel cuore per tradizioni dimenticate
in questa che fu erudita nobile gloriosa patria
di uno sport Nazionale con radici
Greco-Romano delle quali vi voglio parlare,
l’Italia del baseball,vengo ad illuminarvi
sperando sia a voi cosa gradita
.a una mazza di pregiato legno liscio ben lavorato,
ad angolo retto, all’estremità della suddetta dal nome manico,
a grandezza di un foglio di odierno diario
v’era una piastra d’acciaio temperato
e l’esercizio consisteva
battere a terra tal ingegno con energia sincera
e rivoltare erbacce per la prestigiosa vittoria
che spettava a chi più anneriva con zolle al cielo in omaggio
il più ampio campo nel tempo dalla mattina alla sera
e la ricompensa avveniva in natura
coi frutti che questa generosa donava
ma cari lettori ora fate da lepre le orecchie..
garanzia assoluta di salute in tal sforzo veniva firmata
e fisico ben allenato a la bocca rifiutava
castronerie dannose agli ingenui,
l’unico motivo per cui tale gioco geniale dismesso
è che poco graditi gli atleti alle gentil truccate pulzelle
che preferivano giocatori con palle tra i piedi
oppure sapientemente prestigiate tra le mani poco callose
-Oggi i santuari degli allenamenti
si chiamano..palestre,molto costose e dopo solo qualche ora
pretendono di dare ardore e libertà di pensiero al corpo felice
e la rimanenza del tempo a scrivere per lo spirito acclamate poesie
-Io penso sia giunto il momento recuperare
le antiche tradizioni che ci hanno allevati
che alleggerivano la testa e gratificavano l’anima
invece oggi sembra addiritura basti piegare
una schiena alla pecorina e sia il solo culo
uno sport vero riconosciuto...in poche parole..oh! lettori
vi mando con eleganza tutti a...ZAPPARE........
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Da:Pietre E Utopie
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