PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/04/2009
“Poche ore “, una risacca in pieno arenile.
Ho il davanzale pieno di mosche,
e il lavabo sporco che mi serba rancore.
Si eclisserà la buona luce, quando già
avrò allungato la prima mano al pallone.

Torno a essere il numero “uno”.
Gli amici sono i primi discorsi
che convochi alla mente quando
non hai niente che dire.
La partita non è una qualsiasi partita,
è il crampo che mi fa correre
di più per non sentire la fatica.

Sentire Carla adesso è stato
come ricadere carponi.
Ma mancano giusto poche ore;
il ritorno in campo del campione.

Dove sono i miei guanti?
E che chiasso lì fuori!
Lo so, potrei correre più velocemente.

Diluvierà; un uomo si butta in terra
nel campetto vicino.
E i legacci delle scarpe li ho sciolti
di nuovo.
L’attesa sta tutta in questo sconforto
che non si regge da soli.
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L’attesa sta tutta in questo sconforto
che non si regge da soli." La chiusura è splendida …come del resto tutta la poesia

il 02/04/2009 alle 09:16

ti ringrazio per il passaggio, saluti, fra

il 02/04/2009 alle 17:40