PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/03/2009
Non t’importa di ciò che scrivo.
Rastrelli col tuo sguardo una poesia,
e a labbra svelte mi confidi,
“…qui mi confondo”.

Quelle che ti ho date
sono servite da segnalibri
per i tuoi gialli.

“Brava, ben fatto”
penso fra me, e ogni tanto
ti domando che fine abbia fatto
la mia “Occhi persi”.

Stai lì a controllare,
che i miei capelli stiano composti,
che mi siano rimasti
gli spiccioli per un caffé.
“Nietzsche diceva che il caffé rende tetri.
Chissà perché…”
“Bevi e lascia stare.”

Certo, sarebbe più facile per tutti,
se potessi starmene sul bus,
senza visualizzare che ci scarica
come merci.
Oppure nominare tranquillamente
quel cartello, “svolta continua”
senza scatenargli contro un incendio
di pensieri.

Tu non ami le mie poesie.
Continua a non farlo.
Penso che non potrei più restarti accanto,
se tu prendessi ad amarle.

Mi va bene un film, questa sera,
uno di quelli che hai scaricato
senza nulla saperne.
Sarà pure una commediaccia,
di quelle che friggono l’aria
con le solite stradiscusse questioni
di cuore.
Ma sai, ho il nervo ottico stanco,
e la retina in parte addormentata;
guardiamolo pure.
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piaciuta ,ciao cate

il 28/03/2009 alle 14:24

bisogna avere un anima speciale per amare la poesia, quel romanticismo che scioglie il cuore, quando si riceve o si dona un fiore,ciao Rosa

il 29/03/2009 alle 14:28

grazie, saluti, fra

il 30/03/2009 alle 17:04

si, ci vuole prima un più o meno lungo viaggio interiore...ciao, fra

il 30/03/2009 alle 17:06

È bastato un tuo bel commento per sollecitare a leggere questa, e altre tue poesie, e devo confermare che sono molto belle ,e tutti i commenti favorevoli che hai ricevuto sono davvero tutti meritati . ciao

il 31/03/2009 alle 11:50