Molto bella ed espressiva.
Tranne gli ultimi versi, mi ricorda "Notte Oscura" di
San Giovanni Della Croce.
Piaciuta.
Vinc
Grazie mille Alessandra.
Le tue parole sono state bellissime,
l'atmosfera in cui hai catapultato la poesia
mi piace molto, la "cattedrale deserta"...
Un abbraccio
Y
Non conosco la lirica di cui parli,
ma sono sicuro che in essa c'è del misticismo,
un alone che in questa ho voluto stendere.
Grazie del tuo commento
A presto Vinc
Y
Preferisco la pima parte di questa tua..
Leggendola si passa da da un colore accesissimo...che gradatamente arriva a alle tonalità più scure fino a diventare " il nero della notte danzante"...
Ma non vedo solo questo..sento anche il calore della passione accesa nei primi versi..che si intiepidisce fino a diventare freddo sentire di un "cuore divorato di rabbia"...
Amore&Morte si baciano in questa tua...splendida composizione.
Baci Yorck
klavier
Cara Klavier,
come al solito sei sempre gentilissima.
Come l'hai descritta, l'impressione che hai avuto
leggendola, così - in diminuendo - intendevo esprimerla..
Volevo lasciare un'emozione forte spegnersi
lentamente, e passare dall'amore alla morte...
Ricambio i baci
Y
non so perchè questa poesia estensiva in allitterazioni e visioni passionali ma al contempo -noir- mi ha ricordato Lucifero l'angelo portatore di luce precipitato negli inferi per Superbia...amico Yorck,chi siamo noi piccoli esseri da nulla per sostuirci al misticismo del Ceatore?
o non ho capito nulla di qullo che ho letto?
:-(
serenità,amico, serenità
Io cara Lunaa penso che noi possiamo
creare il bene quanto il male...
Ma ho la fervida convinzione
che è da entrambi che proviene la bellezza..
Quello che hai capito è una tua interpretazione,
sebbene il "mio" angelo sta morendo...
E' in punto di morte, e non so nemmeno io
se ho l'intenzione di salvarlo dal suo inferno.
Ti saluto caramente gentile poetessa
Grazie per la "serenità" che d recente
pare avermi abbandonato
Un abbraccio
Y
Una notte danzante nei cieli più incendiati
del firmamento e custode di anime dannate,
e ora mortale sciagurato e schiavo in una cantina
che esala fetori di morte. Cuore divorato di rabbia,
angelo caduto in miseria, impigliato come un verme
negli uncini dello strazio, favolosa creatura alata
dalle ali lacerate e il corpo avvolto in lembi
di uno splendido lino d’immacolata sindone…
Questa parte finale, che adoro dalla prima all'ultima sillaba, è così sublime e piena che stona, a mio avviso, con il resto della lirica.
Dovrebbe avere un suo status, essere essa stessa unica poesia.
Smack d'oppio
liz
Mi fa un gran piacere che tu l'abbia gradita
e che la ritieni una poesia a sè.
In effetti ho scritto la prima e la seconda parte
in due momenti diversi.
Ma le ho unite per parlare di quella "notte",
misticamente lussureggiante e fatale,
e lo stato attuale dell'"angelo caduto in miseria"..
Sebbene sul punto di morte,
si tratta sempre di un angelo...
Grazie liz del tuo commento che apprezzo sempre
Ti radd'oppio lo smack
Y
Ho letto più volte questi versi e non mi accingevo a commentarli...
E' un crescendo di emozioni che sono da leggere al contrario, mi spiego: nei primi versi leggo molta
passione coniugata ad un misticismo divino, man
mano i versi si vestono di dolore direi ossessivo,
mentre negli ultimi versi si legge molta rabbia e
disperazione come di un'anima che vuole affondarsi
nella morte.
Nel complesso la poesia è molto tragica, come contenuto, ma sempre scritta con maestrìa.
Un abbraccio
helan
York, vola tu come un angelo, non lasciare che un altro di porti via le ali....
Volevo aggiungere che ho notato anche la presenza del lino di immacolata sindone sia all'inizio che alla fine, però mentre nella prima parte avvolge i due corpi nel piacere del mistero divino, alla fine avvolge, in lembi, il corpo dell'angelo caduto in miseria e dalle ali lacerate.
Credo che la presenza del lino di immacolata sindone voglia riferirsi proprio alla vera sindone,
e quindi alla morte. Non vorrei sbagliarmi, forse
ho osato troppo ad interpretarla così.
Un caro saluto
helan
mi è molto piac iuto questo tuo identificarti con l'Angelo per eccellenza dalle ali lacerate e dal corpo ancora recante tracce di lino di un paradiso perduto per la sua arroganza di essere uguale a Dio. bella la visione della notte che può risuonare di un mistico canto ma anche di urla di anime dannate per felicità appena intuite
ciao y
lilli
Ed io cara helan io ti ringrazio del commento
sapiente....anche se non sono in grado di risponderti -
Ti baccio la mano
Y
Una trasfigurazione da poeta maledetto. Passione e perdizione, amore e dannazione. Mi hanno colpito in modo particolare questi due versi:
E da fiacco poeta avvolgo questa carta,
appendendola nei sudici ganci della vita.
Bravissimo Yorck!
Jul
La tua intrepretazione è lineare e conseguente
a ciò che volevo dire.
No, cara helan, non sbagli affatto.
E' così come l'hai letta tu.
Un bacio
Y
Cara Lilli, nessun Dio,
nessuna identificazione al Sommo,
ma, al contrario, identificazione nel male..
Che nella scala dell'essere, ad esempio,
per Agostino, è considerato privazione di essere,
il minimo...così per Platone, Plotino, ecc...
Per me è una condizione esistenziale..
Ma qui ci allontaniamo troppo...
Mi piace fermarmi a quella immagine notturna,
che certo preferisco..
un abbraccio carissima
Y
Gazie Demonia delle tue parole,
del tuo abbraccio
che ricambio di cuore.
Y
Grazie Jul...è una benedizione il tuo complimento.
Certo, una benedizione nella maledizione, ma insomma...
Un abbraccio
Y
Sì, hai ragione, sono mie,
ma in questo momento
mi sono solo d'impedimento.
Sei dolce a ricuorarmi,
ma queste ali sono tronche al momento.
Ti porterei nei cieli più belli
se non lo fossero,
ma al momento...
Un bacio
Y
Potente lirica.
La forza è tutta nelle parole,
così da offrire un ottima descrizione
degli istanti, sia nell' immagine
che nel sentimento.
Un saluto a te
o eccelso Yorck
Carissimo Davide,
adoro i tuoi commenti,
sempre finemente intessuti.
Ti ringrazio immensamente
A prestissimo
Y
l'identificazione si riferiva all'angelo ribelle, lucifero of course!L'angelo per eccellenza, secondo me!
notte
lilli
D'accordo.
Ma vorrei delineare una figura diversa di angelo.
Non quello che si contrappone a Dio - Lucifero.
Né quello che si identifica a Lui nei suoi poteri.
Ma un angelo sbrandellato, prima volante,
ora appeso nei "sudici ganci" della vita.
Anche se uso l'espressione dell'"angelo
caduto in miseria" non mi riferivo a quel tipo
di angelo.
Il mio di questa poesia è un angelo sui generis,
umanizzato e quasi cristianizzato,
sebbene non l'ho appendo in croce,
ma per gli uncini.
Così ci siamo chiariti..
Un abbraccio carissima
Y
Molto bella e ricca di immagini che non lasciano indifferenti,perche' dolorose.
Mio caro angelo sbrillendato(come ti definisci...),stacca i gangi che presto ricomincia il volo...!
E' insito negli animi sensibili prima o poi immergersi di nuovo in un bel sogno.
Sai, a volte, i periodi brutti servono a farti assaporare meglio quelli belli....credimi!
Un abbraccio
Plotina
Cara Plotina,
condivido tutto quello che mi vieni a dire,
e ti ringrazio per le tue parole materne.
Ricambio l'abbraccio
Y
un impeto lirico e doloroso che travolge e squarcia...
Nolot bella!
Ed è limitativo...
Un abbraccio
Ax
Sono felice che tu l'abbia letta,
giudicandola positivamente.
Sei un caro lettore oltreché ottimo poeta.
Con stima reciproca
Caro Ax
A presto
Y
Effettivamente la poesia è composta da tre non due poesie, ognuna perfetta in sè.
Tutti noi siamo angeli sbrindellati,
Ed è bello così essere.... angeli sbrindellati, anche questo è "essere"
io avrei scritto spazio invece di strazio,
Sentita poesia posto e voto
Ondatona angelica :)
Ti ringrazio vivamente del tuo commnento,
ed del tuo pensiero sulla mia poesia.
Ricambio l'ondata angelica..
A presto
Y