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Pubblicata il 24/03/2009
Non riesco più a scrivere ciò che provo
è come se la penna fosse mia nemica
come se il mio pensiero volasse lontano,
ma al momento di tornare,
come se tutto il viaggio fosse un sogno,
non fosse in grado di ricordare.

I pensieri sono come fumo
che attraversa il corpo e subito sparisce
come acqua che scivola tra le mani
e, per quanto cerchi di trattenerla,
le sole mani non lo potranno mai fare
e non ti resterà niente mentre prima avevi tutto.

Ricordo che guardando il mare
sentivo le emozioni scoppiare
e dilagare dalla mia mente alla carta,
era così facile scrivere emozioni,
ma questo muro di vetro
mi impedisce di ricordare e forse di provare.

E' il muro intenso e invisibile
che si avverte solo nel cuore,
che mi separa dal mondo
e mi fa sentire sola
anche quando sono immersa nella gente,
con gli amici vicini, una parte di me è lontana.

Separata e lontana, impegnata a navigare
per cercare di essere loro vicina,
ma allo stesso tempo a fare buchi nella barca
perchè ha paura di avvicinarsi troppo
come se gli altri fossero un fuoco intenso
che in un attimo la otesse bruciare.

E' il desiderio di affogare in quel fuoco
di sentirne il calore sulla pelle anche se fa male,
che combatte con il terrore delle fiamme
che divampano e mangiano l'aria
che fanno boccheggiare e indietreggiare....
e scappi per non sentire il loro tocco sulla pelle.
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E' molto triste sentirsi soli e ancor di più soli fra la gente. Non riesci neanche a coordinare le idee e
senti un vuoto nella mente e solo il mare è capace di farti aprire ed esternare tutte le emozioni.
Introspettiva e triste, com'è triste la solitudine.
Bella poesia.
Un abbraccio
helan

il 24/03/2009 alle 11:06