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Pubblicata il 27/08/2002
Chi sei tu
che le notti gemi ansimando
a me che volgo al ritorno

Chi sei tu
che il pianto non cheti
non appena del giorno
la luce si fioca

Il tuo volto non vedo
né le vesti distinguo
ma all'ignoto non credo

E così nell'incerto rimango
nel tempo invano cercando
di chi sia questo lungo lamento

….che scompare d'incanto
se luce s'accende

Una notte però
dopo tanto aver pianto
il sonno ti ha preso

M'avvicino furtivo a quel volto
che una tenera luna
disegna in penombra

Ma il respiro
di colpo si ferma
ed il cuore si stringe

A lungo ho visto quel viso
"Allo specchio, negli anni più belli!"

Di ricordi allor
una coltre m'avvolge

“Oh giovinezza
che il sorriso ti porti
lasciami solo al ritorno

sereno, in questo mesto cammino”

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