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Pubblicata il 21/03/2009
Gran Carro

Come carro sovraccarico
romba di dolore per il peso,
così la mia anima rantola
staccandosi dalla coscienza
trascinando pesanti catene.
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Pochi versi belli, ma molto tristi.

Un saluto
helan

il 21/03/2009 alle 16:15
Jul

Tristissima Vincenzo, anche l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore piangono per il Gran Carro, ma si tratta d'altro carro, ahimè!
Ciao, Giulia

il 21/03/2009 alle 17:10

Certamente esprime una tragica sensazione di cui sento il rantolo fin qui e le pesanti catene hanno lasciato una lunga striscia sul terreno che il vento faticherà a cancellare. Spero che il carro nel cielo sia più luminoso e sereno. Un caro saluto. Giorgio

il 21/03/2009 alle 21:50

un carro pesante da trascinare
bisognorebbe farsi aiutare.

Smack Vincè
liz

il 22/03/2009 alle 08:00

Una leggera tristezza era inevitabile... Grazie.
Vinc

il 22/03/2009 alle 08:40

No, tristissima no, cara Giulia. Almeno non ero così
triste quando l'ho scritta: riflettevo sulla caducità
"stellare" della vita, e le due Orse si attagliano bene.
La pesantezza della vita si fa sentire se si ha una
pesante catena da portarsi dietro ad ogni incarnazione!
Spero di allegerire la mia sciogliendo almeno un
anello di quella catena che tutti ci trasciniamo dietro!

Un affettuoso abbraccio
Vinc

il 22/03/2009 alle 08:45

L'incipit del mio verso è la Briadaranyaka Upanisad
quando parla del sé incarnato, il Purusa, che rantola
al momento del trapasso perché si separa dal Sé Supremo.
Infatti il sé incarnato è identificato con il Prana, il corpo sottile,
che ritorna al Prana ambientale ed è come se si
separasse dal Sé Cosmico.

Un abbraccio
Vinc

il 22/03/2009 alle 08:50

L'Avatar è sempre pronto ad aiutare. Se non ci
fosse sarebbe un peso "mortale" insopportabile!
Ma Lui c'è sempre, è l'Antaryamin posto nei cuori.
Un grazioso abbraccio
Vinc

il 22/03/2009 alle 08:53