Mia Eva!
sei tu la prima donna
l'origine delle mie perversioni
il pretesto per la mia follia
la madre dell'animale che è in me.
Hai creato il mio istinto
che ormai è morboso,
il mio desiderio
che è già sporcato.
Nel paradiso terrestre
trascinato indietro di mille secoli
io ti osservo nuda
allucinante visione
misteriosa e invitante.
Dammi la mela ti prego
che aspetti?
voglio mangiarla!
è eccitante peccare
se tu mi sei vicina
nel pericolo mi sento al sicuro.
Dimmi dov'è il sepente
l'hai calpestato o no?
voglio essergli amico
e non mi farò esorcizzare.
Non mi importa
di rimanere dannato per l'eternità
di lavorare, sudare e morire
di bruciare nelle fiamme dell'inferno,
l'importante è averti accanto.
Sei tu
la causa del mio male
ma lo stesso male è ambiguo
cambia forma quando credo di conoscerlo.
Dal giorno
che mangiasti quella mela,
ogni uomo
è sempre guidato
dalla follia d'una donna.