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Pubblicata il 14/03/2009
riorganizzazione della società in base alle sue esigenze
evoluzione della società dei consumi in società del dividendo
dissipazione di ogni antico rimasuglio statale
negazione della democrazia oligarchica
distruzione per collasso degli Stati sovrani
connetività alla Rete per ogni essere umano
interscambio totale di possibilità di vita
espropriazione dei mezzi di produzione
e riorganizzazione di questi in vista di un fine comune
la rivoluzione mondiale nel nome della Rete.
adesso lo scrivo
è ora di agire, la storia ce lo impone
il brachiosauro sta morendo
è tempo di essere formiche
siamo nello strascico dell'imperialismo di inizio novecento
creduto concluso ma solo trasformato
da occupazione del territorio
ad occupazione misconosciuta delle risorse del territorio
le multinazionali sono i nuovi imperi
gli stati i loro vassalli e noi
neppure polvere, solo sudore, olio da ingranaggio
buttare quello vecchio per fabbricarne di nuovo
secondo esigenze prestabilite, servono loro
uomini senza fantasia, servono loro
drogati cronici senza sogni, servono loro
giovani ovattati che si adattino al mondo
eserciti autistici non in grado di ascoltare il vento
che grida vendetta per il pianeta
uomini
senza emozioni di fronte al canto dei grilli
uomini
senza rancori nel genocidio di altre specie
uomini
ma forse dovrei dire automi.
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Sempre molto dirette le tue tematiche...comunque io credo che l'uomo sia sempre il solo ed unico responsabile del proprio destino. E le scelte fatte
dall'uomo talvolta sono tragiche, anzi mortali...sia individualmente che socialmente...Insomma, l'uomo non riflette bene sulle conseguenze di ciò che fa. Questo è il dramma.

il 16/03/2009 alle 09:39

hai, ragione, l'uomo è responsabile del proprio destino. infatti "loro" erano uomini. adesso sono automi. ma noi non lo diventeremo mai, vero?

il 17/03/2009 alle 23:15