PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/03/2009
ardono i rovi
carichi di spine
con un crepitìo
forse di dolore

hanno dato fuoco
alla boscaglia
per far pulizia
alla terra
per estirpare
la cattiva erba
che ogni progresso
sa negare

brucia tutto
e sembra un urlo
di dolore
fra quegli sterpi
stanno mille fiori
come bambini
senza mai difesa

e non sanno mai capire
perchè devono perire
per un gioco di chi
ha già deciso
quel finale

un fumo denso
attende il vento
che porterà lontano
ogni memoria
lasciando la terra
priva d'ogni storia
per un domani che
non so capire.
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La cosa più desolante è assistere a questi scempi
della natura, a questa distruzione di patrimoni
che dovrebbero essere salvaguardati e custoditi.
Molto belli i tuoi versi, hai messo in poesia con
tanta bravura e passione un fenomeno deplorevole dei nostri tempi.

Buona giornata
helan

il 13/03/2009 alle 09:46

Ma è solo una metafora Helan, come dice il titolo è la guerra...
Dove tutto si distrugge per portare le proprie idee, chi la chiama democrazia, chi religione, chi progresso sociale, in realtà da sempre si depreda un popolo.
Si bruciano gli sterpi ( le loro usanze ) per sostituirle con qualcosa di estraneo, e in quel rogo sono i banbini, i deboli ( i fiori ) a pagare prima di tutti.
La guarra che cancella ogni memoria.
Grazie

il 13/03/2009 alle 12:54

possiamo inventare qualsiasi realtà, splendida o terribile, ma la realtà è sempre peggiore e migliore. E riusciamo sempre ancora a stupirci di questo. Ogni volta che guardiamo un tg...vediamo scempi e dolore. Morte e distruzione. Non riescoa capire nemmeno io.

il 14/03/2009 alle 11:41

Forse perchè è sempre troppo terribile da capire, e la mente si rifiuta.
Grazie Elaine.

il 14/03/2009 alle 13:43