Questa bella giornata
che dapprima sembrava spenta
ora m'avvolge in un rilassamento
spirituale che da sempre soccombe
a quella rabbia che mi porto dentro
allora m'abbandono alla malinconia
che piano piano scende sull'anima
come pioggerellina che inzuppa...

Vivo ed intenso turbamento che s'avventa
sul mio fragile equlibrio
allora mi sfilano davanti
brani
ricordi
spezzoni di film portati su ali di libellule,
l'ansia che s'accumula come rovinosa frana
che sta in agguato.

Serve a qualcosa recuperare quelle assurde
gioie ormai svanite e dissolte come nebbia
al sole, quell'ossessivo pensiero che batte
e ribatte sulla scabrosa corteccia del cervello,
goccia che scava con sadismo la dura pietra...

Affogo nel silenzio
dove lettere
sillabe diventano sofferenza,
chi può raddrizzare il filo della falce
di sorella Morte e fermare la caduta
dei granelli di sabbia dentro alla clessidra
troppe volte girata e rigirata.

Non te ne andare disperato e folle Amore
anche se te ne stai nell'altra dimensione
filo d'aquilone ormai spezzato per sempre,
basta così poco...
Lo sai anche tu quanto mi costa tenerti in Vita,
il macerarsi della mia creta.
la flagellazione
il cruento sacrificio da immolare sull'ara
degli dei mai sazi di carne umana,
l'attesa che non verrà mai più colmata,
rimpianti che prendono coscienza.
grida roche di pipistrelli che passano radenti,
ciechi
a colpire a casaccio,
le nudità della notte,
fruscii di salici piangenti senza più lacrime.

Che assurdo quest Amore
contrario alla logica del vivere,
mi sento addosso l'intensa reazione impulsiva
di timore e paura,
il buio da penetrare e galleggiare,
sento la tua presenza,
allungo la mano
ma è soltanto la tramontana che si lamenta.