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Pubblicata il 26/08/2002
Salti con il tuo nome da una pagina
di eterno di giornale, ariano schiavo
di una follia di cenere, del grido
di glorie senza gloria, piante spoglie.
Hai un cerchio al collo di argento e di onore,
la magica tragedia dei tuoi Giochi;
la faccia nera del tuo amico grande,
la faccia scura di una guerra sporca,
la faccia bianca della morte verde,
la morte vera, medaglia a te stesso
di nulla; l'incolore dei tuoi anni
giovani e vana di eroico silenzio
sconfitta, pace: e sulla lunga sabbia
cadi dell'infinito di pellicole
e commozione postuma, ricordi
sbiaditi, grumi di sangue e di tempo.
Eppure sei una luce che non sa
dolce di velenoso della sorte
oltraggio, lieve e lieta; nel mio pura
cuore serenità, per un secondo.
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