PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/03/2009
si non ti meraviglierai,
nel sentire il mio scritto ,avrai avuto
tutto il giorno
nelle orecchie un fischio acuto
un fastidioso ronzare
e non sarà calmo il gesto
di tirarti su gli occhiali dal naso,
chiuderai gli occhi
concluderai nel pensiero un sospiro
ti sospenderà l'alito ,managgia tuberà il cuore ,
l'ho fatta grossa,
è proprio arrabiata.
SUCCEDE DI RADO.
è giornata nera mi sento di sale
sono come una gomma a terra,
mi hai dato di proposito
due calci negli stinchi ,bell'amico,
mi massaggio le tempie con le mani
incredula
poi improvvisa
sbuffo di rabbia ,brutta,
le mani sui fianchi, è stata cattiveria pura,
non ti perdono l'indifferenza,ti sei eclissato,
hai bevuto alla fonte
e dopo il ristoro
hai alzato la polvere
voltandomi le spalle.
mi sento una scema ,una polla,ferma sulla stia ,ad osservare te gallo che razzoli,amico dei miei speroni ,
mi hai chiusa in gabbia,sono nervosa
in un attimodegli anni incisa la ruga
ma tu non ti azzardare poeta ,
a raccontar fandonie
che son nel giro del mese,nel giorno funesto ,
ti urlo sul muso,
che son nel mezzo secolo
delle scomesse ,
tu fasullo
e perso.
che sono stufa
di assecondarti
di essere buona e dolce
che per una volta
sono furiosa ridens,
d'infante strepito fulmini e tuoni.
stai zitto ,ammutolito,
senza muovere un muscolo ,dai spazio al mio sfogo.
mi sento di ghiaccio,
mi volto
ti lascio,
del vento ti dò il benservito,
vai su marte uomo,
io da venere ritorno
senza più forze.
vado a riprendere ago e filo
ricucirò lo strappo
ma ti assicuro
che il dirigibile
partirà per il cosmo,a ranghi dispari
con mezzo equipaggio.si non ti meraviglierai,
nel sentire il mio scritto ,avrai avuto
tutto il giorno
nelle orecchie un fischio acuto
un fastidioso ronzare
e non sarà calmo il gesto
di tirarti su gli occhiali dal naso,
chiuderai gli occhi
concluderai nel pensiero un sospiro
ti sospenderà l'alito ,managgia tuberà il cuore ,
l'ho fatta grossa,
è proprio arrabiata.
SUCCEDE DI RADO.
è giornata nera mi sento di sale
sono come una gomma a terra,
mi hai dato di proposito
due calci negli stinchi ,bell'amico,
mi massaggio le tempie con le mani
incredula
poi improvvisa
sbuffo di rabbia ,brutta,
le mani sui fianchi, è stata cattiveria pura,
non ti perdono l'indifferenza,ti sei eclissato,
hai bevuto alla fonte
e dopo il ristoro
hai alzato la polvere
voltandomi le spalle.
mi sento una scema ,una polla,ferma sulla stia ,ad osservare te gallo che razzoli,amico dei miei speroni ,
mi hai chiusa in gabbia,sono nervosa
in un attimodegli anni incisa la ruga
ma tu non ti azzardare poeta ,
a raccontar fandonie
che son nel giro del mese,nel giorno funesto ,
ti urlo sul muso,
che son nel mezzo secolo
delle scomesse ,
tu fasullo
e perso.
che sono stufa
di assecondarti
di essere buona e dolce
che per una volta
sono furiosa ridens,
d'infante strepito fulmini e tuoni.
stai zitto ,ammutolito,
senza muovere un muscolo ,dai spazio al mio sfogo.
mi sento di ghiaccio,
mi volto
ti lascio,
del vento ti dò il benservito,
vai su marte uomo,
io da venere ritorno
senza più forze.
vado a riprendere ago e filo
ricucirò lo strappo
ma ti assicuro
che il dirigibile
partirà per il cosmo,a ranghi dispari
con mezzo equipaggio.
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come il tuo indomito carattere, sa conca tostàda, il tuo sfogo, il tuo contrattare, combattere, e chi ti ferma, enrico toti dei poeti quando lanci la tua stampella contro
le incombenze, le prove della Vita...così ti voglio, sempre pronta a sputare in faccia alle vicissitudini, pronta poi di nuovo alla prossima sfida...aiòooo...
asibiri...ciao...gianni

il 10/03/2009 alle 09:09

no, non succede così di RADO..siamo tuoi amici e conosciamo la tua vivacità di penna e di pensiero!

il 10/03/2009 alle 09:13

..l'eterna lotta..dentro e fuori se stesse..

il 11/03/2009 alle 00:39