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Pubblicata il 09/03/2009
Se potessi colorare questo giorno
lasciando che gli occhi
conservassero il profumo del melograno
e il grido di un airone sperduto
lo vestirei poi di mare
e non avrebbe il sapore di un angelo ferito

senza cielo e lutto
senza dubbi o canti sconvolti

la campagna marcita in acquazzoni
sulle croci di coloro che si sono uccisi
piangerebbe ancora
ma con ombre e ceneri
raccolte nel segreto di un ciliegio
in una notte di rondini e salici

Forse le campane vedove
affonderebbero i suoni nell'aria
in un bacio solitario
di colomba sulle gocce di una primavera
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...pennellate di colore sul dolore che trafigge il cuore ?
Il dolore è un alieno che ci penetra, dovremo solo attendere che ci lasci, ma l'attesa è sempre sofferenza...

il 09/03/2009 alle 09:09