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Pubblicata il 07/03/2009
Fuggo dal mondo fino al paese d'inverno
tagliando quei fili legati al passato
ne onda ne trilli riportano indietro
non voglio più nulla di ciò che mi han detto
spaziale è la notte di nuovo inifinita
ne avverto il silenzio come da bambino
la luna materna allieta paure
cangiando montagne per scudi sicuri
dl fuoco rimembro il regio colore
nel fumo legnoso ritrovo il suo odore
ascolto dal vento che freddo mi invecchia
sospiri impazziti che suonano sghembi
e dormo di nuovo e trovo me stesso
il tempo è scomparso qui tutto è fermato
non so quante nuvole dalla mia finestra
ho visto passare lasciando messaggi
non pago più nulla e nulla pretendo
se non la mia musica e questo silenzio
due piani di pietra in cui mi racconto
per come son io lontano dal mondo.
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Insolitamente lenare e romantico, intensa, questa tua!
Ciao
Ax

il 07/03/2009 alle 08:26

scusa il refuso, lineare...

il 07/03/2009 alle 08:35

L'ho letta di un fiato... mi piace molto come l'hai scritta, è chiara e significativa... Mi è piaciuta tantissimo... ciao poetainvisibile, Luna

il 08/03/2009 alle 23:32

grazie luna....mi fà molto piacere...Ciao ;)

il 09/03/2009 alle 13:53