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Pubblicata il 06/03/2009
Nifee giganti narrano
di una creatura fuori del tempo,
che leggiadra viveva come
fata, bramando sospiri,
e intrecciando lacrime
sopra rovi di spine.
Elegante nel gesto,
il suo canto era simile
a quello di un cigno ferito,
e dal suono delle sue parole
s’udiva la risacca dell’anima.
Che la fata sia un’invenzione,
o che esista, nessuno lo sa,
io posso dire non averla mai vista,
ma di averne udito il canto.
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Jul

E' il canto del brutto anatroccolo che si trasforma in cigno per amore, per amore dell'amore.
Ciaoooooooooooooooo
Jul

il 06/03/2009 alle 20:48

bel canto Manuelito. ciao, un caro saluto..un bacione alla mamma...

il 06/03/2009 alle 21:14
ram

Riesci a mantenere l' immaginazione
di chi legge i tuoi versi in un paesaggio
fiabesco.
Bella
ciao Davide

il 06/03/2009 alle 23:23

Un ciaooooooooo pure a te, che ti raggiunga sul luogo dove ti trovi. Fabio.

il 07/03/2009 alle 09:24

Grazie, Anna. Un bacione anche a te. Fabio.

il 07/03/2009 alle 09:28

Grazie, Davide. Questa è la mia reazione. Fabio.

il 07/03/2009 alle 09:29