Quand’ero piccolo gli uomini e le case potevano volare.
Ogni sentiero portava ad un nascondiglio,
e nelle tasche uno dopo l’alto si realizzavano i miei desideri.
Dormire era come trovare un riparo dalla pioggia,
ed il sole benediceva le piante, gli animali,
e tutte le creature.
Le giornate d’inverno erano costellate di finestre illuminate come presepi caldi e amorevoli,
e quando si avvicinava l’estate avevo i polmoni pieni d’erba ed il sole era sul cemento come sul mare,
ma già rimpiangevo la nebbia e la brina sul percorso che mi conduceva a scuola,
tutti i giorni per mano.
Quand’ero piccolo era come in un sogno miracoloso,
io ero un miracolo.
Lo era il mondo.