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Pubblicata il 25/08/2002
E Dio si creò, e disse
Proviamoci ancora

E fece il mondo, e le cose
E i pensieri che germogliano nella testa
Dell'uomo

Noi ci dicevamo dei per gioco,
Ricordo abbastanza

E hey, amico, io dicevo
Che tutto è ancora così

Tu forse non ci avevi ascoltato abbastanza
Eppure lo dicevamo

È così che si fa, ricordi
Il vecchio maestro, me,
Così è che funziona

Ma le strade bollono sotto al sole d'estate,
E Dio non credeva neanche lui a nulla
Che non vedesse sgorgare da uno dei sassi
Sotto a casa sua

Così quando avremmo potuto
Tutti andare a morire come eroi, come geni
Una strada e un abito ci ha diviso

Vedi, ancora conto i sogni a terzine
Come imparammo a fare sulla nostra pelle
Scoppiando bolle di bianchi livori nell'aria
Reduci del mattino

Vedi, ancora porto una lanterna
Alla cintura e il cuore in una scarpa
E vado a sbattere contro ogni oblò
Di ogni bastione che sogno

E tu non riesci a ritrovarti
Guidando te stesso lungo le notti
Guarda dove lui è finito

Oh la tua povera testa

E ricordo che dicesti hey amico
Ci potremmo buttare dal fiume
E qualcosa laggiù sta andando a fuoco

Oh, i giorni e gli sdegni, ed io
Che dissi amico, ci potremmo
Vestire da nazisti e andare dai ragazzi
Per vedere l'effetto che fa

Poi tu di effetti fin troppo
Te ne intendi adesso, alchimista squallido

Ma mentre tu annotavi i morti
E i martiri sulle pelli del tuo diario
Io alla deriva, a sognare repubbliche
Inciampavo in preghiere

E pensavo che probabilmente avrei potuto dirle
Dirle che probabilmente
Sei il mio amore

Ora forse io posso morire, io posso
Buttarmi per terra e non sentire il dolore
Vieni, riconoscimi, ritrovami, e sono
Invincibile

E tu, tu come te la passeresti
Con i nostri discorsi d'allora

Avevamo la presunzione infinita
Di sdegnare l'Universo

Io a sognare i miei pinnacoli, e
Tu il futuro lusso notturno

Ma il buon capitano, fuori a pranzo
Gli si potrà impetrare per lettera
Se ancora ci vorrà dare alla deriva

Entrati, usciti, entrati dal palazzo
Mille volte

Come quando seduti all'asfalto
Sgranavamo i sogni sotto ai gradini

Come quando in quella sera
Lei disse hey vorrei fumare un po' d'erba
E chi la teneva
Non gli serviva

E Dio, oh Dio misericorde, pregherai
Per le coste che domani toccheremo

E tu dicesti hey è olandese, amico
Avrà droga di sicuro

Ed io guardavo altro, e non osavo
Dirlo

Le cascate ci infioravano la testa

Ma dimmi, chi è come Dio?
Chi è come Dio?

E più non posso reggere il volto del mattino

Pace su di noi
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