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Pubblicata il 15/02/2009
Grattacieli di sabbia
ricamano con merletti preziosi
la tela azzurra del cielo.
Antiche finestre d'alabastro
celano lampi neri di bellezza inviolata,
custodita da carcerieri di smeraldo
incastonati su pugnali ricurvi
che accarezzano la cintura.
Astuti aladini masticano oblio,
sognando fasti guerrieri
e cavalli dalle nari frementi
per i veli impudichi della regina di Saba.
Profumi acri di spezie ,
fruscii di sete preziose,
polpe oscene di frutti,
voci che colano miele
palpitano di vita i mercati.
La voce del muezzin
si mescola con gli spari maschi
dei Kalashnikov.
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una lirica dai toni accesi, a cavallo fra leggenda e attualità, nell'esaltazione passionale di un popolo maschio e guerriero, in terre lontane, forse da sogno, un tempo..
Un abbraccio
Axel

il 15/02/2009 alle 11:33

I tuoi suoni medio-orientali acclimano questa poesia
in un'atmosfera tutta da gustare e immaginare.
Molto bella lilli
soprattutto le tue parole di cristallo
I miei complimenti
Y

il 15/02/2009 alle 14:09
ram

Incantevole racconto,
ricco di visioni di paesaggi
e persone.
Alla fine offri una riflessione.

Bella ciao
Davide

il 15/02/2009 alle 14:40

hai proprio colto quello che ho cercato di esprimere,è quello che mi sono portata a casa dopo un recente viaggio nello yemen
un abbraccio
lilli

il 15/02/2009 alle 18:38

il mio viaggio nello yemen , paese dalle enormi contraddizioni, mi ha lasciato queste immagini nell'anima.
ciao
lilli

il 15/02/2009 alle 18:40

questo è lo Yemen, percepito dai miei occhi e dalla mia anima
grazie
lilli

il 15/02/2009 alle 18:41